Con l’espressione Traffico Dati si intende la quantità di dati, espressa in byte, generata dalla navigazione su internet effettuata da un computer o da un dispositivo mobile. Specie quando si parla di traffico relativo a smartphone e tablet, è importante specificare il volume di traffico generato, dal momento che i piani telefonici prevedono offerte telefonia mobile differenziate in base al quantitativo di dati.
Ogni azione compiuta online tramite un dispositivo mobile genera un trasferimento di dati: quando si naviga via browser, quando si utilizza un’applicazione, quando si inviano o si consultano email e messaggi istantanei… Ogni operatore stabilisce un costo per assicurare ai propri clienti il Traffico Dati. Il pagamento a consumo può risultare molto dispendioso e difficile da controllare. Per ottimizzare i costi e per garantirsi un traffico in linea con le proprie abitudini di navigazione, è consigliabile attivare un piano telefonico che includa un pacchetto con il Traffico Dati. Gli operatori offrono pacchetti sia per le utenze ricaricabili sia per i contratti con abbonamento. I pacchetti dati, inoltre, possono essere attivati singolarmente o in abbinamento a traffico voce e SMS.
La quantità di traffico dati consumato dai diversi servizi presenti sul dispositivo mobile può variare da pochi KB richiesti per la lettura o l’invio di un messaggio email a qualche MB richiesto dai servizi di streaming musicali e video. Quando si esaurisce il traffico incluso nel pacchetto sottoscritto, gli operatori possono decidere di ridurre la velocità di navigazione senza addebitare costi aggiuntivi o applicare una tariffa dati a consumo.
La Storia
Tanto tempo fa in un continente lontano lontano, il Ministero della Difesa degli Stati Uniti, sempre alla ricerca dell’innovazione, sviluppò la prima rete informatica della storia: ARPANET.
Per quasi 30 anni questa rete dominò il mondo digitale, come in un futuro Skynet dominerà i Terminator, fino al 1991, quando il CERN creò un’infrastruttura aperta a tutti: il World Wide Web. Nessuno ancora sapeva quanto potere avrebbero avuto sull’uomo queste tre W. Oggi ne siamo dipendenti e questa droga ci viene somministrata in molte vie anche sul cellulare.
Di questo compito si sono fatti carico gli operatori di rete (es. FASTWEB) attraverso la connessione dati. Il nostro telefono è infatti capace di connettersi ai ripetitori cellulari per diverse vie che ci permettono di scambiare pacchetti di dati con il web. Questi pacchetti vengono letti da varie applicazioni e trasformati in informazioni (pagine internet, informazioni meteo e traffico, email…).
Con l’avvento degli smartphone e la loro tecnologia basata interamente sulla connessione alla rete digitale, gli operatori di rete hanno sviluppato varie tariffe che possiamo generalmente dividere in due tipi:
- Tariffa a tempo. Paghiamo la connessione internet a seconda di quanto stiamo connessi (solitamente il costo si misura in “reni al minuto”)
- Tariffa a dati. Paghiamo a seconda di quanti MB scarichiamo. Di solito, in realtà, ci viene dato un limite, come ad esempio 1GB al mese.
Attivare / Disattivare la connessione dati
Abbiamo già visto come possiamo attivare o disattivare questa funzionalità, ma vediamolo ancora una volta. Per prima cosa abbassiamo il menù delle notifiche del nostro dispositivo Android.
Troveremo il solito menù e basterà scorrere verso destra per trovare l’interruttore caratterizzato da due frecce in direzioni opposte (che rappresentano appunto lo scambio di dati che avviene attivandolo).
Come ci suggerisce l’intuito avremo attivato la connessione se l’interruttore apparirà acceso, viceversa se invece sarà spento
Per avere conferma dell’attivazione basta guardare la barra delle notifiche nella schermata Home dello smartphone (quella a cui accedete premendo il tasto Home del telefono, solitamente è un tasto fisico o con il disegno di una casetta ). Se in alto, vicino alle linee che rappresentano la connessione telefonica ci sono disegnate le due frecce e una sigla (2G, 3G, E, H, H+), allora siete connessi alla rete gestita dal vostro operatore. Un esempio è offerto nell’immagine della mia schermata Home che ho postato qui sopra.
Impedire che il telefono si connetta per errore (disabilitare gli APN)
Dunque in questo modo banale possiamo attivare e disattivare la connessione in un secondo. Potremmo però avere dei dubbi e delle esigenze particolari: vediamole.
Nel caso in cui abbiate lo smartphone ma non volete che si connetta a internet attraverso questa via (perché magari preferite il Wi-Fi), posso mostrarvi un metodo universale per impedire al vostro telefono di connettersi per errore. Non temete, non è un processo definitivo, potrete ripristinare lo stato di funzione con un click; vi mostrerò anche questo.
Questo metodo si basa sulla disabilitazione degli APN. Gli APN sono gli indirizzi digitali a cui si connette il telefono per utilizzare la rete dati fornita dal gestore telefonico. Quando inseriamo la SIM il cellulare legge gli APN che sono scritti lì dentro, se mi concedete l’immagine semplicistica, e li salva nelle proprie impostazioni. Adesso vedremo come modificarli manualmente per rendere impossibile la connessione internet via dati, in modo da non spendere per errore. Se un giorno cambiassimo idea e volessimo ripristinarli basterà un click e ordineremo al telefono di leggere di nuovo gli indirizzi originali dalla SIM.
Questo metodo era molto utilizzato prima dell’avvento degli smartphone, quando le tariffe internet erano improponibili.
Come Fare
- Per prima cosa entriamo nelle Impostazioni.
- Una volta dentro dobbiamo cercare le impostazioni relative alla connessione dati.
- Adesso selezioniamo Reti mobili e procediamo.
Da qui possiamo fare molte cose. Possiamo attivare e disattivare la connessione dati spuntando la prima casella in alternativa al metodo precedente, ma andiamo avanti con gli APN.
Questi sono gli APN registrati nel telefono . A noi interessano solo quelli selezionabili con il cerchietto laterale. Entriamo in ciascuno toccandolo e cancelliamo i dati (o sostituiamoli con scritte a caso). In questo modo sarà impossibile per il telefono connettersi a internet. Salvare le modifiche e uscire. Assicuriamoci di aver fatto un buon lavoro controllando di aver davvero cancellato i dati e abbiamo finito. Premiamo il tasto Home e torniamo alla schermata principale del launcher.
Se volessimo ripristinare i dati basterà tornare nella precedente schermata e premere il tasto opzioni – generalmente si trova a sinistra del tasto fisico Home – e ordiniamo allo smartphone di leggere i dati originali.
Monitorare e migliorare il consumo dei dati (3G Watchdog)
Dopo aver visto come spegnere la connessione dati, immaginiamo invece di volerla usare, cosa non tanto surreale in fondo. Prendiamo il caso in cui abbiate un contratto che prevede un uso di 1GB di internet al mese. Ovviamente sarà nel vostro interesse far durare questa quantità per tutto il mese. Mi è capitato spesso di sentirmi dire: “Io ho 2GB di internet ma non mi bastano mai!” “Secondo te posso scambiare 100 messaggi gratis per 100MB di internet?” Beh…è raro che un gestore di rete vi scambi le offerte come fossero figurine dei Pokémon, perciò è meglio usare in maniera intelligente i dati che ci vengono offerti.
Il modo migliore è utilizzare la connessione dati solo per una navigazione leggera e lasciare a carico di una connessione Wi-Fi tutti i download e upload pesanti. Questo significa:
- Non scarichiamo giochi o applicazioni troppo grandi con la connessione dati.
- Non scarichiamo film perché pesano dai 700MB ai 2GB (guardarli in streaming consuma esattamente quanto scaricarli)
- È consigliato Non caricare online tutto l’album fotografico delle vacanze
Per tutte queste cose agganciamoci a una rete Wi-Fi e il nostro GB di internet non finirà mai. Ve lo garantisco.
Se vogliamo monitorare il consumo consiglio come applicazione 3G Watchdog. Una volta installata spiegatele quanto avete a disposizione (1GB, 2GB…) e ogni quanto si rinnova (mensile, settimanale…). L’applicazione monitorerà i consumi e vi farà sapere a che punto siete. Il comodo widget vi mostrerà due barre di progressione, una per i dati consumati e una per il tempo trascorso dall’inizio del rinnovo dell’offerta (data che avete voi impostato).
Andrea Netti – Innovation Manager